Che cos’è Aptoide e perchè farne uso

Se siete stanchi delle solite app scaricabili da Google Play, Aptoide potrebbe diventare una possibile alternativa per trovare le vostre applicazioni preferite. In effetti Aptoide si presenta come uno store alternativo, anche se c’è una differenza fondamentale rispetto all’equivalente di Google: non c’è controllo centrallizzato su quello che viene caricato, per cui (almeno in teoria) abbiamo più app a disposizione ma, al tempo stesso, paghiamo questa scelta in termini di maggiore esposizione a potenziali virus e malware.

Aptoide è uno store non ufficiale di app per Android , dove troviamo più app in versioni differenti e una scelta maggiore di giochi e programmi che possiamo usare nel nostro telefono, e che nello store ufficiale non si troverebbero per problemi legati alle differenti condizioni d’uso .

Per poter fare uso di Aptoide, che troviamo a questo indirizzo ufficiale aptoide.com , sarà anzitutto necessario abilitare l’installazione di app di terze parti (per ulteriori dettagli vedi questo articolo su Trovalost.it ). Premesso questo, l’aspetto di Aptoide è molto intuitivo, ed è suddiviso in varie sezioni a seconda del tipo di app. Troviamo, ad esempio, giochi di ogni genere, app di messaggistica istantanea, player di contenuti multimediali. A differenza del Play Store, è possibile trovare anche app per adulti e versioni beta che, almeno in teoria, non sarebbero consentite all’interno dell’app store standard a cui siamo abituati sui nostri dispositivi.

Del resto non c’è da stupirsi del successo di store di questo tipo: circa un anno fa fece scalpore la rimozione di ben 600 app differenti dal Google Store, a riprova del fatto che il modello centralizzato di “controllo” non basta, e sono molti gli esperti informatici a darne conferma. Non c’è modo di poter garantire che non si scarichino app che contengano malware o contenuti pericolosi, almeno ad oggi, tant’è che prima dell’avvento degli
smartphone e dei tablet abbiamo fatto uso dei nostri computer senza alcun modello centralizzato: ognuno poteva installare semplicemente ciò che voleva, nel proprio PC. Ad oggi questa gestione è passata di moda, ma ci viene il dubbio, mentre scriviamo, che potrebbe non essere così improbabile che quel modello “anni 90” possa un giorno tornare in voga.