7 passaggi nella gestione dei rifiuti secondo la ISO 14001

La Certificazione ISO 14001 è uno strumento prezioso per implementare misure di salvaguardia ambientale, dal risparmio energetico allo smaltimento dei rifiuti. Tra i vari obiettivi di questo standard, ritroviamo l’attuazione di un piano per ridurre le emissioni, gli scarichi e i rifiuti. In questo focus, vogliamo concentrarci su quest’ultimo aspetto.

Scopriamo con https://www.sistemieconsulenze.it/certificazione-iso-14001/, che si occupa sul territorio nazionale di consulenza ed attività di audit in ambito della certificazione ambientale, quali sono i 7 passaggi nella gestione dei rifiuti secondo la ISO 14001.

Una corretta strategia nella gestione dei rifiuti porta grandi vantaggi all’azienda. Oltre a comprovare la conformità alla normativa cogente, fa risparmiare denaro e migliora le performance operative.

7 passaggi nella gestione dei rifiuti secondo la norma ISO 14001

Il trattamento dei rifiuti prevede anche il riciclaggio di oggetti, oltre allo smaltimento sicuro ed efficiente di prodotti e sostanze.

Gestire i rifiuti va oltre la semplice raccolta e il deposito nelle discariche: bisogna valutare e controllare i materiali pericolosi per la salute umana e per l’ambiente contenuti in oggetti di uso quotidiano come batterie, dispositivi elettronici, olio, solventi.

La norma ISO 14001 non descrive i 7 passaggi che leggerai di seguito. Ogni azienda può personalizzare la procedura ma è importante sapere che esistono fasi comuni e fondamentali nell’intero processo.

1. Valutazione dei rifiuti

Per gestire al meglio i rifiuti, bisogna valutarli e controllarli. L’azienda deve necessariamente accertarsi se si tratta di rifiuti pericolosi o meno e se la gestione di un determinato rifiuto sia regolamentata.

2. Stoccaggio e conservazione

In termini di stoccaggio, i requisiti dei vari tipi di rifiuti (solidi, liquidi, ecc.) variano: ogni tipologia deve essere conservata in base alle proprie caratteristiche in differenti tipi di contenitori. Pensiamo ai rifiuti pericolosi: la loro conservazione necessita di contenitori robusti, ben sigillati, a prova di perdite.

Il contenitore di stoccaggio deve essere etichettato specificando ‘rifiuti pericolosi’ con la data di inserimento ed una descrizione dettagliata del contenuto. Deve poi essere immagazzinato in locali con superfici impermeabili e spazio sufficiente per consentire ispezioni settimanali.

Lo stoccaggio all’aperto deve prevedere la protezione dei contenitori dalle intemperie, il controllo dell’accesso, l’immagazzinamento di rifiuti liquidi all’interno di contenitori posti su una superficie impermeabile.

3. Etichettatura

I rifiuti pericolosi imballati devono essere etichettati con la dicitura ‘attenzione: rifiuti pericolosi’ e le caratteristiche fisiche (sostanze solide, liquide, gassose, polvere, fanghi, paste, viscose). In più, le etichette devono riportare le informazioni del proprietario che li ha imballati (nome, cognome, telefono, indirizzo, data di confezionamento, nome e cognome del responsabile).

Al contrario, i rifiuti non pericolosi non prevedono particolari etichettature.

4. Trasporto e smaltimento

Considerando che l’azienda è responsabile per sempre dei propri rifiuti, per il trasporto e smaltimenti degli stessi deve scegliere un trasportatore affidabile. Per affidabile, s’intende con determinati requisiti:

  • autorizzato per il trasporto di rifiuti pericolosi;
  • collegato ad una struttura autorizzata per il deposito;
  • in possesso di specifici requisiti di formazione e di un’assicurazione di responsabilità civile;
  • con un numero di identificazione dei rifiuti pericolosi.

5. Piano per le emergenze

La gestione dei rifiuti pericolosi comporta rischi e pericoli. E’ perciò importante pianificare le emergenze con un’attrezzatura di risposta adeguata in un’area accessibile ed attraverso la formazione dei dipendenti in merito alle migliori procedure di risposta alle emergenze per il proprio sito.

6. Formazione e addestramento del personale

I dipendenti impegnati nella manipolazione, immagazzinamento o gestione dei rifiuti pericolosi devono essere formati adeguatamente dall’azienda che intende dimostrare conformità alle norme.

Tutto il personale coinvolto nel sistema di gestione dei rifiuti deve essere informato sui pericoli e rischi (umani e ambientali) legati ad ogni tipo di rifiuto e sulle adeguate misure di precauzione e procedure di sicurezza. L’azienda deve anche fornire ai dipendenti condizioni di lavoro adeguate.

7. Conservazione dei registri

I registri vanno conservati per fornire la prova che l’azienda immagazzina i rifiuti secondo le procedure. Di quali registri si tratta? Di quelli che riguardano i rifiuti prodotti per tipologia e quantità e i registri dei rifiuti destinati ad un’organizzazione autorizzata.

Rifiuto o Non rifiuto?

Il sistema di gestione ambiente secondo la norma di certificazione ISO 14001 offre anche un vantaggio molto importante. Frutto della rivalutazione dei processi e dei prodotti di scarto.

Grazie a questa valutazione per esempio si potranno efficientare i processi diminuendo la produzione di materiale da considerare rifiuto. E valutare la possibilità se quest’ultimo possa entrare come materia prima per altri processi. Diminuendo gli impatti per l’ambiente e generando profitti.